LUfficio Liturgico Nazionale CEI in collaborazione con la Pontificia Università Lateranense, a Roma, presso lAula Magna di questultima, ha promosso dal 23 al 25 ottobre 2012 il Convegno Nazionale.
La finalità del convegno, oltre che presentare la seconda edizione italiana del Rito delle Esequie, è stata quella di declinare sotto i suoi molteplici aspetti il mistero della morte, le ansie e gli interrogativi che albergano nel cuore delluomo, la speranza che il vangelo della risurrezione continua a seminare a piene mani.
Il Rito infatti raccoglie e condensa le espressioni della secolare sollecitudine della Chiesa nellaccompagnare i fedeli nellultimo viaggio, rinnovando lannuncio della speranza cristiana per chi ha lasciato questa vita e per chi rimane, attraverso parole e gesti capaci di far vivere cristianamente lesperienza della morte. Nonostante i cambiamenti culturali nei quali siamo immersi, questa sollecitudine non è venuta meno: la fede della Chiesa, unendosi a una rinnovata sapienza di quellumano che il Vangelo accoglie e di cui rivela la pienezza nella luce di Cristo, può offrire ancora alluomo e alla donna di oggi un orizzonte di senso e di speranza, che assume la forma di un vero e proprio itinerario sacramentale, volto a rendere partecipi della Pasqua del Signore che vince la morte.
La Chiesa è consapevole che le esequie cristiane costituiscono una situazione particolarmente favorevole per annunciare la morte e la risurrezione del Signore non solo ai credenti, ma anche a coloro che non credono.
Infatti, i gesti e le parole del rito che annunciano il Vangelo della speranza possono essere eloquenti per tutti, nella misura in cui sono compiuti in spirito e verità.
(Presentazione CEI al Rito delle Esequie, n. 6).