Sussidio Pastorale a cura dell'Ufficio Liturgico Nazionale, dell'Ufficio Catechistico Nazionale, dell'Ufficio Nazionale per la pastorale della famiglia e del Servizio Nazionale per la pastorale giovanile della Conferenza Episcopale Italiana
* * *
I° Capitolo
LA CELEBRAZIONE DEL MATRIMONIO
E LA VITA DELLA FAMIGLIA
1.1. Le radici antropologiche del patto nuziale
1. – L’AMORE UMANO NELLA PROSPETTIVA SACRAMENTALE
Tra esperienza di fede ed amore umano il rapporto è strettissimo e intimo. Comprenderlo a fondo è la prima condizione per un cammino verso la celebrazione sacramentale del matrimonio. Nel matrimonio infatti il legame tra le dimensioni antropologica e teologica è molto forte. Infatti «l'unione coniugale è un valore universale dell’umanità, costituisce il fondamento della famiglia, cellula originaria della società, e si collega intimamente al mistero stesso della vita. Deriva dalla volontà di Dio Creatore e da lui riceve benedizione e santità». Le dinamiche che a livello antropologico conducono l'uomo e la donna a formare una coppia e a costruire un progetto di vita familiare sono la trama profonda attraverso cui Dio tesse l'alleanza sponsale con l'umanità. Come afferma nella sua prima enciclica Benedetto XVI «l'eros rimanda l'uomo al matrimonio, a un legame caratterizzato da unicità e definitività; così, e solo così, si realizza la sua intima destinazione». Per questo «il matrimonio basato su un amore esclusivo e definitivo diventa l'icona del rapporto di Dio con il suo popolo e viceversa: il modo di amare di Dio diventa la misura dell'amore umano». Il nuovo adattamento del Rito del matrimonio intende accompagnare i fidanzati verso una celebrazione capace di far emergere il mistero di grazia che si snoda e si rivela nella concretezza della vicenda affettiva degli sposi, prima durante e dopo la celebrazione sacramentale. ....