Il Consiglio Episcopale Permanente della Conferenza Episcopale Italiana, riunito a Firenze dal 30 settembre al 2 ottobre scorsi ha nominato Presidente del Centro di Azione Liturgica (CAL) S. E. Mons. Claudio Maniago, vescovo di Castellaneta, finora vice-Presidente dello stesso CAL e dallo scorso maggio Presidente della Commissione Episcopale per la Liturgia della CEI.
Mons. Claudio Maniago è nato a Firenze l'8 febbraio 1959. Dopo la maturità classica entra nel seminario maggiore frequentando lo studio teologico fiorentino. Alunno dell'Almo collegio Capranica, ha conseguito la licenza in Sacra liturgia presso il Pontificio Istituto liturgico Sant'Anselmo. Il 19 aprile 1984 riceve l'ordinazione presbiterale.
Nel 1988 inizia a insegnare Liturgia presso la facoltà teologica dell'Italia centrale; nel 1991 è nominato Direttore dell'Ufficio Liturgico diocesano e membro della commissione ordinandi.
Nel 1994 diviene Pro-vicario generale dell'Arcidiocesi metropolitana fiorentina, moderatore della Curia arcivescovile e canonico onorario della chiesa cattedrale di Firenze. Nel 2001 è nominato Vicario generale. Il 18 luglio 2003 papa Giovanni Paolo II lo nomina Vescovo ausiliare di Firenze assegnandogli la sede titolare di Satafi. Viene ordinato vescovo l'8 settembre successivo dal cardinale Silvano Piovanelli.
Il 12 luglio 2014 papa Francesco lo nomina vescovo di Castellaneta.
Nota sul CAL
Organismo benemerito nella promozione della liturgia in Italia il Centro di Azione Liturgica, venne fondato nel 1947 a Parma nel contesto di un convegno liturgico svoltosi il mese precedente alla pubblicazione dell'enciclica Mediator Dei. Il suo primo presidente fu mons. Adriano Bernareggi, vescovo di Bergamo, a cui seguirono mons. Carlo Rossi (Biella), mons. Carlo Maziana (Crema), mons. Mariano Magrassi (Bari), mons. Luca Brandolini (Sora-Aquino-Pontecorvo), mons. Felice Di Molfetta (Cerignola-Ascoli Satriano) e mons. Alceste Catella (Casale Monferrato). Lo scopo del CAL, fin dal suo primo statuto del 1949, fu quello di dare incremento e aiuto al movimento liturgico in Italia in sintonia con le direttive della Santa Sede e della Conferenza Episcopale Italiana, che nel 1964 lo dichiarò proprio Institutum liturgicum a norma dell'articolo 44 della Costituzione liturgica conciliare. Tra le attività di cui il CAL si fece e si fa tuttora promotore sono da segnalare i corsi di formazione per operatori liturgici, l'organizzazione della "Settimana liturgica nazionale", la pubblicazione di sussidi di studio e di divulgazione, in modo particolare la rivista Liturgia, gli annuali corsi di formazione destinati ai seminaristi.