Per sapere cosè luomo e cosa è naturale per lui, il pensiero umano si è sempre basato sullanalisi della sua natura, intendendo per natura ciò che luomo è ed ha dalla sua nascita. Ma la Bibbia che ignora del tutto il concetto di natura applicato alluomo si basa invece sul concetto di vocazione: luomo non è solo ciò che è per nascita, ma anche ciò che è chiamato a divenire mediante la sua libertà e nellobbedienza alla parola di Dio (Raniero Cantalamessa, Verginità, Editrice Ancora Milano, 1990, p. 24).
Promuovere lo sviluppo integrale della persona (cf. Orientamenti Pastorali della CEI,
Educare alla vita buona del Vangelo, n. 50) implica lattenzione a tutte le componenti tra le quali quella attuale e quella ideale. Ciò che luomo è e ciò che è chiamato a diventare sono i due poli che descrivono dinamicamente la dimensione vocazionale inscritta nella realtà stessa della vita.
Lo stesso potremmo dirlo per il creato: realtà che ha una dimensione attuale (ciò che attualmente è) e tende verso una dimensione ideale (ciò che è chiamato a diventare) che ancora non realizza e che non realizzerà in pienezza se non alla fine dei tempi...
La dimensione ideale è quella dimensione che, in qualche modo, sia la persona che il creato portano in sé (è limmagine, il riflesso del Creatore) e che sono chiamati ad esprimere e realizzare. È la realtà che corrisponde alle attese del cuore di Dio.
In questo senso, da una parte il creato ci parla già del Creatore, dallaltra tendendo verso la sua dimensione ideale è chiamato a farlo sempre più in pienezza. In questa chiamata si inserisce anche quella delluomo.
Mentre luomo si determina con la sua libertà verso ciò che è chiamato a diventare, il creato necessità dellintervento delluomo, della sua mediazione... del suo lavoro. Un lavoro che prende avvio proprio a partire dalla percezione dello scarto che cè tra attualità e idealità.
Questa è una logica vocazionale: luomo con il suo lavoro risponde alla chiamata a concretizzare il desiderio di Dio sul creato, realizzando questa trasformazione/passaggio dallattuale allideale.
Creato a sua immagine, luomo deve cooperare con il Creatore al compimento della creazione, e segnare a sua volta la terra dellimpronta spirituale che egli stesso ha ricevuto. Dio, che ha dotato luomo dintelligenza, dimmaginazione e di sensibilità, gli ha in tal modo fornito il mezzo onde portare in certo modo a compimento la sua opera: sia egli artista o artigiano, imprenditore, operaio o contadino, ogni lavoratore è un creatore (Paolo VI,
Populorum Progressio, 26 marzo 1967, n. 27).