Lo Spirito della verità vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future (
Gv 16,13).
Prima di ritornare al Padre, Gesù promette ai suoi discepoli il dono dello Spirito Santo, attraverso il quale continuerà la sua opera educativa. Lo Spirito di verità è mandato per aiutare coloro che lo riceveranno a comprendere e interiorizzare tutto quello che Gesù ha detto e insegnato e per parlare delle cose future (
CEI, Educare alla vita buona del Vangelo, n. 20).
Spunti dalle letture
Lo Spirito è il segreto dellazione della Chiesa, anche nella sua dimensione educativa. La Chiesa potrà essere comunità educante non tanto se riorganizza la sua struttura (cosa che può essere peraltro necessaria) o se accresce la sua influenza nel contesto dei mezzi di comunicazione (che resta pure un ambiente in cui essere presenti). La Chiesa è comunità educante innanzitutto se resta in attesa e in ascolto del dono dello Spirito.
Nella prima lettura laspetto fondamentale dellazione dello Spirito è la sua capacità di creare comunione e comunicazione: tutti sentono proclamare nella loro lingua le grandi opere di Dio. Non vi è limposizione forzata di un unico linguaggio, ma il dono di comprendere le opere di Dio nella propria lingua, secondo la propria mentalità, secondo la propria cultura: come il Verbo si è incarnato in Cristo, per la potenza dello Spirito, così il Risorto si fa presente nella sua Chiesa e in coloro che accolgono la sua parola, per la forza dello stesso Spirito, e ciascuno, nella sua diversità e unicità, ha un contributo proprio da dare alla costituzione dellunico corpo di Cristo.
Nel vangelo laspetto fondamentale dellazione dello Spirito è la sua capacità di guidare a tutta la verità riguardo a Gesù: il mistero di Cristo non può essere semplicemente trasmesso come un contenuto intellettuale, o come una pratica di vita: è necessaria una sintonia profonda, un entrare nel cuore di Gesù, che è garantito dalla comunione nello Spirito.
La Chiesa può educare perché in essa è presente lo Spirito: sarà sempre più povera di mezzi economici rispetto ai potenti della terra, e sarà sempre più balbettante nel linguaggio dei professionisti della comunicazione mediatica; ma la forza dello Spirito attira i cuori a riconoscere in essa la bellezza di Dio, che si dona gratuitamente e che non ha bisogno di complesse strategie comunicative. La forza dello Spirito, che opera nella semplicità della condivisione, conduce a vivere in pienezza la carità.