UFFICIO LITURGICO NAZIONALE
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Contributo della Caritas

A seguito dello stage formativo promosso dalla Caritas di Ragusa, alcune classi dell’Istituto Statale “G. B. Vico” si sono cimentate nella realizzazione di manifesti pubblicitari con lo scopo di provare a sradicare i pregiudizi intrinseci nell’animo umano o almeno di indurre l’osservatore ad una riflessione coscienziosa sull’argomento. “Non è una pretesa di cambiamento – dice […]
31 Gennaio 2012
A seguito dello stage formativo promosso dalla Caritas di Ragusa, alcune classi dell’Istituto Statale “G. B. Vico” si sono cimentate nella realizzazione di manifesti pubblicitari con lo scopo di provare a sradicare i pregiudizi intrinseci nell’animo umano o almeno di indurre l’osservatore ad una riflessione coscienziosa sull’argomento. “Non è una pretesa di cambiamento – dice Monica D., una studentessa del liceo – sappiamo benissimo che il pregiudizio talmente radicato nella nostra realtà sociale, non può essere debellato con un semplice manifesto, ma molto spesso bisognerebbe intervenire attraverso il dialogo e l’ascolto. Si tratta, più che altro, di indurre l’uomo alla consapevolezza della diversità altrui considerandola non come motivo di divisione, ma come fonte di ricchezza”.
È veramente impressionante l’energia e la passione che i ragazzi hanno investito in questo progetto. Da sfatare sicuramente l’ennesimo pregiudizio sulla nuova generazione, considerata perlopiù menefreghista e indifferente ai problemi della società odierna.
Continua Monica D. “È stata un’esperienza indimenticabile che ha indotto noi stessi alla revisione di alcun pregiudizi inconsciamente consolidati a contatto con una mentalità arcaica e arretrata. 
Toccando con mano la miseria, la povertà, la speranza di questa gente per trovare un futuro migliore, ci siamo davvero resi conto quanto non sia la differenza tra gli individui a limitare la nostra vita con gli altri, ma uno stupido pregiudizio che riduce l’emigrato ad un mero stereotipo, investendolo dell’ingiusta nomina di criminale e malfattore. Non possiamo che congedarci con una frase elaborata dagli stessi ragazzi, a nostro parere veritiera e molto incisiva: la mentalità mente, cambiala! 
 
Le ragazze della V C