UFFICIO LITURGICO NAZIONALE
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Proposta musicale

1. Repertorio proposto Salmo responsoriale: proposta musicale CEI oppure Padre, nelle tue mani (RN 126) Acclamazione al Vangelo: Gloria e lode a te (RN 16) Preghiera universale: Kyrie, eleison (Messale Romano) Ostensione della Croce: Ecce lignum Crucis (RN 127) oppure    Ecco il legno della croce (RN 128) Adorazione della Croce: Vexilla regis (RN 144), […]
3 Marzo 2014

1. Repertorio proposto
Salmo responsoriale: proposta musicale CEI oppure Padre, nelle tue mani (RN 126)
Acclamazione al Vangelo: Gloria e lode a te (RN 16)
Preghiera universale: Kyrie, eleison (Messale Romano)
Ostensione della Croce: Ecce lignum Crucis (RN 127) oppure
   Ecco il legno della croce (RN 128)
Adorazione della Croce: Vexilla regis (RN 144), Croce di Cristo (RN 130),
    O mio popolo (RN 133)
Comunione: O Croce gloriosa (RN 142)
 
2. Conoscere il Repertorio Nazionale
Ecco il legno della croce (RN 128)
 
Testo: Messale Romano
Musica: Messale Romano
Fonti: © Libreria Editrice Vaticana
Uso: ostensione della Croce, Venerdì Santo
Forma musicale: acclamazione 
 
Ecco il legno della Croce
al quale fu appeso il Cristo,
Salvatore del mondo.
Rit. Venite, adoriamo.
 
Il testo
Si è appena conclusa la grande liturgia della Parola (proclamazione della Passione secondo Giovanni e preghiere universali). Viene il momento di compiere il gesto che, visivamente e spiritualmente, riassume lo spirito di tutta questa celebrazione: l’ostensione e la venerazione della croce. Prima che ogni singolo membro dell’assemblea si accosti per venerare il crocifisso, la croce viene presentata solennemente.
L'invito: “Ecco il legno della Croce - al quale fu appeso il Cristo - Salvatore del mondo”. Tre brevi incisi, ben cadenzati. Il tono non è certo trionfante; è piuttosto meditativo e ammirativo (nella fede), nello spirito dell’adorazione che seguirà.
La risposta assembleare - “Venite, adoriamo” - aderisce all'invito
Vi sono due possibili modi di fare: nella prima la croce viene portata davanti all’assemblea progressivamente (in tre tempi) scoperta dal velo che la copre; nella seconda la croce viene fatta passare attraverso l’assemblea, partendo dal fondo della chiesa e compiendo tre soste successive (l’ultima nel presbiterio).
Occorre scegliere la forma che si presuppone essere la migliore per la singola e concreta assemblea.
A ciascun momento della “svelatura”, o a ciascuna sosta della processione, si svolge il breve dialogo tra un ministro (sacerdote, diacono o cantore) e l’assemblea.
 
La musica
La melodia dell'invito ha un disegno chiaro: una cadenza grave (“...della croce”), una acuta (“...il Cristo”) e una media (“...del mondo”). Occorre eseguire di slancio, pur osservando i due piccoli neumi sulle sillabe “del-la” e  “Salva-to-re”. Così pure, appoggiare bene le note con il trattino superiore: Croce, Cristo e mondo.
La melodia della risposta è molto semplice, da articolare bene, rispettando la virgola. Attenzione alla prima nota, che è una quarta sopra l’ultima nota del celebrante.
 
Quando e come utilizzarlo
È l’acclamazione del Venerdì Santo all’ostensione della Croce. Ha la sua unicità e deve essere preservata.
Questo dialogo viene cantato tre volte: ogni volta, un tono sopra il precedente. Il ministro cantore dovrebbe  prendere l’ultima nota della melodia dell’assemblea, e farla diventare la prima della sua nuova proposta. Per evitare che la terza ripresa sia troppo alta, conviene forse cominciare il tutto col FA invece che col SOL come indicato nel Messale.