UFFICIO LITURGICO NAZIONALE
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Proposta musicale

1. Repertorio proposto Canto di ingresso: Christus resurrexit (RN 170) Aspersione: Sorgente d’acqua (RN 161) Salmo responsoriale: proposta musicale CEI Sequenza: Victimae Paschali (RN 195) Acclamazione al Vangelo: Alleluia! La Santa Pasqua (RN 167) Presentazione delle offerte: Cristo è risorto, alleluia (RN 172) Comunione: Nei cieli un grido risuonò (RN 180) Canto dopo la comunione: […]
4 Marzo 2014

1. Repertorio proposto
Canto di ingresso: Christus resurrexit (RN 170)
Aspersione: Sorgente d’acqua (RN 161)
Salmo responsoriale: proposta musicale CEI
Sequenza: Victimae Paschali (RN 195)
Acclamazione al Vangelo: Alleluia! La Santa Pasqua (RN 167)
Presentazione delle offerte: Cristo è risorto, alleluia (RN 172)
Comunione: Nei cieli un grido risuonò (RN 180)
Canto dopo la comunione: Cristo risorto (RN 174)
Congedo: Congedo Pasquale (RN 164)
 
2. Conoscere il Repertorio Nazionale
Cristo risorto (RN 174)
 
Testo: G.Gai
Musica: G.Gai
Fonti: ElleDiCi
Uso: ingresso, comunione, liturgia delle Ore
Forma musicale: inno
 
1.         Cristo risorto è la nostra speranza:
            cantiamo alleluia, alleluia!
            Vinta è la morte, la vita non muore:
            cantiamo alleluia, alleluia!
 
2.         Cristo risorto è il nostro perdono:
            cantiamo alleluia, alleluia!
            Vinse la colpa l’Agnello immolato:
            cantiamo alleluia, alleluia!
 
Il testo
Il testo celebra la vittoria del Cristo Risorto nel tempo pasquale e la presenta alla luce di due suoi aspetti caratteristici: la risurrezione e il perdono dei peccati. Il dono pasquale della risurrezione e della vita eterna fatto ai credenti (prima strofa) viene sviluppato facendo ricorso al registro della speranza (cfr. 1Pt 1,3.21 e 1Gv 3,3). Il dono del perdono dei peccati ottenutoci dal sacrificio di Cristo (seconda strofa) è invece reso ricorrendo alla figura dell'Agnello immolato, cara alla tradizione giovannea (cfr. Gv 1,29.36;19,36 e Ap cap.5 e segg.).
Il secondo e il quarto verso di ogni strofa sono costituiti dal quel «cantiamo alleluia, alleluia», la cui ripetizione dona al complesso quel carattere alleluiatico voluto nei testi liturgici pasquali. Infatti, l'esperienza dell'opera salvifica attuata dal Cristo risorto più che essere descritta impone di essere espressa nel giubilo dello Spirito che in essa stessa è donato.
 
La musica
Si tratta di un inno a strofe regolari di quattro versi. L'indicazione ritmica iniziale, «solenne e gioioso», non deve far cadere nella tentazione di rallentare eccessivamente il tempo. La melodia deve mantenere in ogni caso la propria cantabilità e compattezza: un'esecuzione troppo lenta porterebbe inevitabilmente a spezzare l'unità delle frasi musicali con cui i versi sono resi. Per questo i respiri vanno presi dove la punteggiatura e la frase musicale li permettono, in questo caso ogni quattro battute, rubando sul valore delle note che li precedono.
La linea melodica è costruita sul classico periodo di otto battute ripetuto due volte, con le ovvie necessarie differenze. La sua estensione, limitata allo spazio di un'ottava, è tuttavia spostata verso i limiti superiori raggiungibili da un'assemblea liturgica media nell'evidente intento di donare brillantezza all'insieme.
L'accompagnamento rafforza il canto della melodia e dialoga con essa donandole la giusta varietà armonica dei due periodi che la compongono. Le quattro battute di introduzione vanno ripetute all'inizio di ogni strofa, evitandone la stretta successione e permettendo una pausa di interiorizzazione del testo.
 
Quando e come utilizzarlo
Può essere utilizzato come inno di ingresso o come canto di comunione della celebrazione eucaristica nel tempo di Pasqua. Il tempo e l'andamento solenne e gioioso, la melodia fresca e brillante lo rendono ideale a questi scopi soprattutto nel caso di processioni non eccessivamente lunghe.
Oltre alle destinazioni celebrative previste, può essere impiegato come inno all'inizio della Liturgia delle Ore, soprattutto nel tempo di Pasqua. Il carattere corale e composto ne suggerisce l'utilizzazione per comunità parrocchiali o religiose. Se realizzato in polifonia, magari a cappella senza accompagnamento di strumenti musicali, può prestarsi alla creazione di situazioni di ascolto o di risonanza della Parola durante momenti celebrativi particolari, quali veglie di preghiera, liturgie della Parola, ...