Per la liturgia della solenne Beatificazione del Servo di Dio Papa Paolo VI, che Papa Francesco presiederà domenica 19 ottobre p.v. a Roma, in Piazza San Pietro, nel contesto della celebrazione conclusiva del Sinodo straordinario dei Vescovi sulla famiglia, il maestro direttore della Cappella musicale pontificia "Sistina", Mons. Massimo Palombella, ha musicato l'inno ufficiale "In nomine Domini". Il raffinato testo dellinno, scritto da padre Eugenio Costa, liturgista e musicologo, membro della Consulta dellUfficio Liturgico Nazionale della CEI, si presenta pluriarticolato e prevede il concorso di più soggetti interagenti: coro, solista, assemblea e strumenti.
La musica, nella sua precisa articolazione, suggerisce la presenza delle diverse componenti ecclesiali, facendo dialogare il coro, il solista e lassemblea in una solida unità formale, che però rispetti le caratteristiche proprie di ogni soggetto. Il coro e il solista possono infatti affrontare una scrittura musicale non immediata, mentre lassemblea è condotta naturalmente a cantare il breve inciso in nomine Domini e il solenne ritornello, pensato per una grande massa di persone.
La Liturgia che ci ha consegnato il Concilio Vaticano II è una grande sfida di cultura, nella quale occorre ripensare le forme musicali, dialogare con la modernità affondando le proprie radici nella viva Tradizione, comprendere luso doveroso delle lingue vive insieme al latino, fuggendo ogni ideologia. La scrittura di un inno deve allora sfidarci con un qualificato testo, che cerca di non scivolare in consueti luoghi comuni, e con una musica che, per essere semplice, non deve cedere alla tentazione di essere banale, meno che meno sgrammaticata. In ultimo, deve in qualche modo incontrare gli uomini e le donne di oggi, dalle persona più semplici a quelle di cultura, dalle persone non esperte di musica al serio professionista.
La Beatificazione di Papa Paolo VI, oltre ad essere un grande sigillo al Concilio Vaticano II, rappresenta così anche il riconoscimento ecclesiale di un metodo di lavoro, che considera imprescindibile per lEvangelizzazione il dialogo con la cultura, il vivere oggi e non ieri, e il lasciarsi coraggiosamente sfidare dal novum.
In allegato la partitura per assemblea, coro, solo e organo dell'inno "In nomine Domini".